Le detrazioni fiscali sulle assicurazioni vita e infortuni ridotte per abolire l’Imu

Per abolire l’Imu occorreva trovare le coperture, ad esempio riducendo le agevolazioni per le polizze vita e infortuni.

L’Imu sulla prima casa è stata abolita, questo è ormai chiaro: ma per trovare le coperture il governo deve prendere soldi da altre parti, per esempio riducendo alla grande la detraibilità delle assicurazioni vita o infortuni stipulate o rinnovate dal 2000 in poi. Il bello è che tale norma sulle agevolazioni fiscali per tali polizze sarà anche retroattiva.

Abbiamo già commentato nell’articolo Abolita l’Imu ma pagano sempre gli stessi che la soppressione dell’imposta sulla prima casa, che poi in realtà verrà parzialmente re-introdotta tramite la Service Tax Taser e fatta pagare anche da chi vive in affitto, avrebbe portato ad rincari da altre parti, come per esempio l’ormai probabile aumento dell’Iva. Ma la riduzione della detraibilità delle polizze vita e infortuni emerge dal decreto un po’ a sorpresa.

Le assicurazioni vita e infortuni hanno goduto fino ad ora di agevolazioni fiscali che potevano arrivare ad un massimo di 1291,14 euro all’anno, che per il periodo di imposta attualmente in corso e che terminerà il 31 dicembre 2013 verrà dunque ridotto del 50% a 630 euro (appunto la norma è retroattiva perché modifica il regime valido per l’anno in corso, come accadde nel 2012 con l’introduzione della nuova imposta di bollo sui conti correnti, i conti deposito e, ancora, investimenti come queste polizze); a partire dall’anno fiscale 2014 il tetto massimo di detraibilità scende a 230 euro.

In Italia sono 69,7 i miliardi che nel 2012 sono stati pagati per i premi delle polizza vita (che possono anche essere intese come assicurazioni di investimento), mentre per le polizze infortuni siamo a tre miliardi: questi interventi sulle agevolazioni fiscali porteranno nelle casse dell’Erario quasi due miliardi di euro in tre anni.

Questo quanto dichiarato in merito da Carmelo Finocchiaro di Confedercontribuenti: “E’ chiaro che ad essere colpito è il piccolo risparmiatore e questo la dice lunga su quanto questo Governo non tuteli quelle famiglie che con la sottoscrizione delle polizze hanno tentato negli anni di costruirsi una pensione alternativa a quella dell’INPS. Il Governo Letta continua a dare segni di iniquità malgrado gli annunci del tutto falsi che con l’abolizione dell’Imu si sarebbe ottenuto un risparmio fiscale. E ancora resta aperto il rebus della Service Tax”.

Ovviamente furiose anche le associazioni dei consumatori, in particolare Federconsumatori e Adusbef dichiarano che “Per principio siamo sempre stati e sempre saremo contrari a qualsiasi valenza retroattiva di norme riguardanti la materia fiscale o la determinazione di tariffe. Per questo abbiamo dato mandato ai nostri legali di studiare attentamente la vicenda, disponendo, se necessario, azioni di contrasto alla retroattività di tale norma”.

02-09-2013 – Christian Citton

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